domenica 17 novembre 2013

Folk Bottom vol.7 - Italian Prog-Folk part.2


Scaletta del 17 novembre 2013

 Sar - 1974

Eco Raga - 1980

Per La Luna - 1972

 Il Vento Dell'Estate - 1971

Poeta (Borgata Camion)
1977

Europa Minor - 1978

Galiziano Portoghese 
2004

Antico Adagio - 1978


(a cura di Andrea Maria Simoniello)

domenica 10 novembre 2013

Folk Bottom vol.6 - Italian Prog-Folk part.1


Scaletta del 10 novembre 2013

 Primo Quadro Della Conoscenza
1977

Nella Vita , Un Pianto
1974

When The Light Began
1973

Gli Antichi Colori - 1981

Kaitain (22 ottobre 1962)
1979


(a cura di Andrea Maria Simoniello)

domenica 3 novembre 2013

Folk Bottom vol.5 - Mystic Flute


Scaletta del 3 novembre 2013

 Great Valley - 1978

Radagacuca - 1971

The Sailor & Madonna
1970

Dance For The One
1971

Vidala Triste - 1973

Dragonfly Day - 1971

Bar-Nasha - 2009


(a cura di Andrea Maria Simoniello)








lunedì 28 ottobre 2013

An introduction to Robbie Basho


Quello della chitarra folk solista è un'arte sublime e raffinata che in pochi, nel corso della storia della popular music, sono riusciti ad esplorarne le infinite possibilità espressive e le più misteriose sfumature. Quando si parla di una personalità come Robbie Basho bisognerebbe trattenere il respiro, evitare di voler riferire qualcosa di significativo sulla sua opera, quasi come se fosse possibile coglierne l'intero significato. L'arte di Basho è innanzitutto priva di significati certi e codificabili, poichè talmente profondi da relegare al solo ascolto la possibilità di approdare nel mondo nascosto di intime impressioni individuali. La sua musica è dunque di natura organica nel senso che non rispetta forme prestabilite ma s'insinua nel flusso cosmico e dinamico delle cose. Breve ma essenziale risulta essere la piccola biografia di Basho inserita nell'Enciclopedia Rock anni'60 curata da Riccardo Bertoncelli ed edita per Arcana nel 1998 : "Personaggio unico nel panorama musicale degli ultimi anni, Robbie Basho è uno dei maggiori virtuosi di chitarra acustica e autore di composizioni che riflettano singolari interessi filosofici e spirituali. Robert Robinson (n. 1941- m. 1986, USA) si fa notare nei circuiti folk di Berkeley intorno alla metà dei '60, con uno stile composito in cui elementi di blues, folk e cajun si incrociano con raga indiani, flamenco, musica giapponese, cinese e classica europea. Non vi sono notizie precise su come e quando l'artista abbia maturato una cultura tanto varia; curioso e inspiegabile appare anche lo stile vocale, enfatico e tenorile, che sfrutta doti naturali non comuni. Quando Robinson, incoraggiato da John Fahey, nell'estate 1965 inizia a registrare per la Takoma, si fa già chiamare Basho, pare in onore di un antico poeta giapponese. The Seal Of The Blue Lotus e The Grail And The Lotus sono dischi esclusivamente strumentali, caratterizzati da lunghi brani e improvvisazioni di furibonda creatività; Basho Sings, frutto dei primi giorni d'incisione ma pubblicato solo nel 1967, è invece una raccolta di canzoni in forma di musica popolare. La maturazione di Basho è evidente con il successivo lavoro pubblicato in due volumi, Falconer's Arm vol. 1 e 2; è quasi musica sinfonica per chitarra, con sapienti inserti vocali. Dopo due anni di silenzio, Basho all'inizio dei '70 crea i suoi capolavori, Venus In Cancer e Song Of The Stallion, opere di grande poesia sorrette da una tecnica abbagliante. Poi passa alla Vanguard per due album che denetono una certa involuzione; The Voice Of The Eagle, prevalentemente cantato, è una celebrazione degli indiani d'America (argomento ripreso poi in Rainbow Thunder Songs Of The American West), mentre Zarthus vede l'artista cimentarsi al piano per tutta la seconda facciata. A quel punto Basho sparisce per quasi quattro anni, probabilmente impiegati a girovagare (si dice in Tibet) ampliando le proprie conoscenze. Solo nel 1978 ritorna ai dischi, grazie alla Windham Hill di William Ackerman; frutto della rentrée è Visions Of The Country, il lavoro migliore dell'ultimo periodo. Negli anni seguenti Basho continua a produrre buona musica su album e cassette senza curarsi di mode e tendenze commerciali, nonostante la non facile situazione finanziaria. Muore di cancro nel marzo 1986."
A queste informazioni potremmo aggiungere dicendo che l'interesse dei raga indiani venne a Basho dall'incontro con la musica di Ravi Shankar e di Ali Akbar Khan, mentre il poeta giapponese a cui si fa riferimento dovrebbe essere identificato in Matsuo Basho, vissuto tra il 1644 e 1694 e considerato tra i massimi maestri della poesia haiku.
Di certo Basho, insieme al citato amico John Fahey, "è il musicista folk che più consciamente ha saputo astrarre e universalizzare lo spirito trascendente dei raga, trasferirlo nell'infinito delle grandi praterie e delle verdi colline americane, sposarlo al respiro della natura vergine e selvaggia (The History of Rock Music by Piero Scaruffi)".

DISCOGRAFIA

The Seal Of The Blue Lotus 1965
The Grail And The Lotus 1966
Basho Sings! 1967
The Falconer's Arm Vol. 1 1967

The Falconer's Arm Vol.2 1967
Venus In Cancer 1970
Song Of The Stallion 1971
Zarthus 1974
The Voice Of The Eagle 1972
Visions Of The Country 1978
Visions Of The Country 1978
Twilight Peaks 1985



(a cura di Andrea Maria Simoniello)















domenica 27 ottobre 2013

Folk Bottom vol.4 - Cinema underground tra '60 e '70



Scaletta del 27 ottobre 2013

Chappaqua/Sweet Russell - 1966
 
 (Holy Modal Rounders)
If You Want To Be A Bird
1969
 
 Jerry Garcia - Love Scene - 1970

Bruce Langhorne - Ending - 1971

Fleance/Groom's Dance 
1972

Ghetto Raga - 1969
(Werner Herzog - Fata Morgana - 1971)

Paul Giovanni
Willow's Song
1973

Popol Vuh - Theme - 1974

Nine Feet Over The Tarmac (instrumental)
(Wim Wenders - Nel Corso Del tempo)
1976-2002


(a cura di Andrea Maria Simoniello)








sabato 26 ottobre 2013

Musique chez Blind Spot

Neptune - Improv & Collaboration 2007 

Blind Spot è semplicemente il posto ideale per ogni buon amante di qualsiasi sperimentazione e manomissione sonora... un negozio di vinili dietro Place De La République a Rennes, in Bretagna...un luogo piccolo nelle dimensioni ma grande e notevole nei contenuti... tutti orientati verso una ricerca musicale proiettata verso il futuro ma con inevitabili sguardi verso il passato... La selezione del materiale è accuratissima...passando dall'ambient-drone, al noise, alla musica concreta, al post-rock, all'improvvisazione astratta e industrial, al free-jazz, al krautrock...senza tralasciare le novità in ambito new sounds...dalla techno all'hip pop. Difficile trovare qualcosa di commerciale e se c'è è nella sezione "prezzo libero" (ovvero anche 50centesimi) come del resto ci s'imbatte anche in rarità nell'ambito folk-world o afro-funky. Bisognerebbe subito chiedersi (e il lettore subito lo farebbe) perchè parlare di un "negozietto" del genere, nel quale probabilmente non si metterà mai piede per tutta la vita...tanto più quando si tratti di un negozio d'oltralpe...non diverso dai tanti esistenti in tutta Europa. Le valide risposte al quesito potrebbero essere due...una che vede nel catalogo di Blind Spot (consultabile alla voce Les Angles Morts su Discogs...che tra l'altro ospita solo una piccola parte del grande ventaglio di proposte), al di là di qualsiasi possibilità economica nell'acquisto, un prezioso punto di riferimento per scoprire cose decisamente interessanti in un panorama musicale sempre più vasto e ricco di novità oscillanti tra il vecchio e il nuovo...ed una seconda che parte dalla volontà di suggerire e proporre alcuni ascolti in maniera diversa, partendo dall'esperienza personale di qualcuno che, come chi scrive, si recava in quel luogo durante freddi e piovosi pomeriggi bretoni. I gestori del negozio sono Pierre e Fred, due tipi che di musica ne sanno davvero tanto... Pierre più silenzioso in una tipica veste di "compostezza nordica" crea sempre l'atmosfera giusta nell'ambiente selezionando le novità...Fred più energico ed espansivo, pronto all'orientamento e a soddisfare curiosità... Come quando mi chiese se conoscevo Arrington De Dionyso...che davvero mi suonava nuovo...in realtà era il geniale cantante-sassofonista degli Old Time Relijun di cui conoscevo solo il bellissimo Catharsis in Crisis del 2007, dove Arrington cantava addirittura in italiano nel brano folle di "Veleno Mortale". "Il a fait un nouveau album de rock-shamanique"...disse Fred...alchè lo volli immediatamente ascoltare quasi percependo che sarebbe stato una bella rivelazione. Nell'alchemico Malaikat Dan Singa del 2009 Dioniso interpreta William Blake in lingua indonesiana...e questo già basterebbe come elemento per coglierne la portata di estremità sonora...resa densa dai tappeti mantrici del suo sax e da percussioni martellanti. Dionyso è inoltre un disegnatore dallo stile molto personale...ammirabile nelle copertine da lui stesso realizzate. L'altra chicca scoperta grazie a Fred furono invece i francesi Glen Or Glenda, originari di Bordeaux, una città con un'ottima scena musicale; l'album Le Contrebande Des Mouches del 2005 contiene solamente due tracce lunghe di largo respiro improvvisativo, tra post-rock , free-jazz e avanguardia, memori della lezione degli Henry Cow e con fiati e sintetizzatori in bella mostra, che ricamano un disco originalissimo che però è di difficile reperimento anche sul web. Nell'ambito del post-rock canadese sono molto validi anche i Fly Pan Am, sicuramente tra le band più significative della scena d’oltreoceano accanto ai maestri Godspeed You ! Black Emperor e A Silver Mt Zion o agli Hangedup, specie con l'omonimo del 1999 e N'ecoutez pas del 2004. Open City e Neptune invece, entrambi americani, rispettivamente di Los Angeles e Boston sono dediti ad un puro rumorismo noise-ambient, di stampo specialmente chitarristico. Gli Open City prediligono maggiormente la distensione e il flusso della materia sonora, rarefatta nell'omonimo del 1999, ma il discorso non cambia neanche nei successivi L.A. We Revise Your Neglect del 2002 e Birth Of Cruel del 2003, anch'essi come il primo molto godibili ma abbastanza introvabili. Più semplice imbattersi nei lavori del collettivo dei Neptune, che fieri anche di una ricca strumentazione auto-prodotta si sono consacrati con l'ultimo Gong Lake del 2008, caratterizzato da dinamiche più frammentate e spigolose rispetto a quelle degli Open City, che forse giungono all'apoteosi suggestiva di Improv & Collaboration del 2007 (noto anche come senza titolo), in vinile colorato arancione e racchiuso in una splendida copertina floreale. In ambito noise però sono caldamente consigliati gli svedesi Skull Defekts... Ricordo che entrai una volta fracido nel negozio e scorreva sul piatto una sorta di fruscio vorticoso misto al rumore di un elicottero (almeno così sembrava di primo impatto)... Era una traccia del doppio The Temple del 2009 che tra tutti forse è il disco che meglio illumina la vena sperimentale degli Skull Defekt, in bilico tra noise classico e ambient a base di synth e feedback. Sempre in aria scandinava sono formidabili i finlandesi Kemialliset Ystävät, figli della migliore musica alternativa nordica che vanta molteplici formazioni decisamente "avanti" (sulla scia degli alfieri Mum) sempre oscillanti tra atmosfere soffuse, vocalizzi angelici e neo-strumetazioni di varietà timbrica infinita. I Kemialliset Ystävät sono attivi dalla fine degli anni '90 con un attività discografica regolare, nella quale Alkuhärkä del 2004 è sicuramente un ottimo punto d'inizio per qualsiasi psiconauta che voglia navigare nella loro spiritualità. Sempre in tema di folk-rock arcano bisognerebbe ascoltare l'immenso omonimo del 2009 dei Sylvester Anfang II, di provienenza belga, non distanti dalle atmosfere oniriche e funeree a cui ci hanno abituato formazioni come i Six Organs Of Admittance nel loro splendido Luminous Night dello stesso anno come nei precedenti lavori. Grazie a Blind Spot vengo anche a conoscenza di quella che ben potrebbe essere considerata la formazione tedesca più originale dell'ultimo decennio, ovvero i Kammerflimmer Kollektief, con il loro personalissimo ibrido di free-jazz, elettronica ed improvvisazione libera... L'ascolto di Absencen del 2005 mentre nella strada scendeva lenta la pioggia..fu rivelatorio...ma solo come preludio alle altre esperienze cosmiche di Hysteria del 2001, Cicadidae del 2003 o Jinx del 2007. Nella sezione jazz-funky di Blind Spot ci sono poi delle stampe incredibili di Sun Ra, Steve Reid, Charles Mingus e dell'etiope Mulatu Astatke...ma la mia attenzione cadeva sulla copertina di Out There (2007) degli Heliocentrics, un ensemble trainante di jazz-funky psichedelico, fautori di una ritmica travolgente che trova maturità piena anche nei toni più esotici di Inspiration Information del 2003, realizzato in collaborazione proprio con il "mago" dello xilofono africano Mulatu. E prima di salutare Fred e Pierre per l'ultima volta...m'imbatto anche nella migliore sperimentazione italiana...come un miraggio vedo davanti a me Different Shades Of Blue del 2005 dei My Cat Is An Alien, alias Maurizio e Roberto Opalio...un disco non facile da trovare per le copie limitate, una performance totalmente improvvisata il 12 febbraio del 2004 al MCIAA's Space Room di Torino, che con la sua sottile miscela di glissandi chitarristici, xylophoni e percussioni nonché effetti e giocattoli vari, emerge cristallino nella vasta lista di progetti del duo torinese, in primis le collaborazioni con Lee Ranaldo, Thurston Moore dei Sonic Youth e Jim O'Rourke nella serie From The Earth To The Spheres in sei volumi, come anche quelle con il sassofonista Mat Gustaffson e Christian Marclay. Il quadro polimaterico utilizzato per la copertina è dello stesso Roberto Opalio ed è in perfetta sintonia con le atmosfere galattiche ed informali contenute nel disco, tra le migliori della drone minimalista europea.D'altronde la caratteristica principale delle formazioni oggetto di questo articolo sembra proprio essere una peculiare attenzione artistica verso le copertine, che si presentano così in una magnifica e raffinata veste grafica, pittorica o fotografica, tra esplorazioni ottico-ipnotiche, illustrazione fantastica e immagini d'inquietudine surrealista.

 (a cura di Andrea Maria Simoniello)

Discografia

Arrington De Dionyso
I See Beyond The Black Sun 2008
Malakait Dan Singa 2009
Suara Naga 2011
Chatarsis In Crisis (with Old Time Relijun) 2007

 Glen Or Glenda
 Le Contrabande De Mouches 2005

 Fly Pan Am 
 Fly Pan Am 1999
Ceux qui inventent n'ont jamais vécu (?) 2002
N'ecoutez pas 2004

 Open City 
Open City 1999
L.A We Revise Your Neglect 2002
Birth Of Cruel 2003 

 Neptune 
 Patterns 2006
Improv & Collaboration 2007
Gong Lake 2008

 The Skull Defekts
 Blood Spirits & Drums Are Singing 2007
The Drone Drug 2008
The Temple 2009
Skulls CM von Hausswolff & The Sons of God Descending the Silver River of the DFX 2010
Peer Amid 2011

 Kemialliset Ystävät
 Alkuhärkä 2004
Kemialliset Ystävät 2007
Ullakkopalo 2010

 Sylvester Anfang II
Sylvester Anfang II 2009

 Six Organs Of Admittance
Six Organs Of Admittance 1998
Dust & Chimes 2000
For Octavio Paz 2003
The Sun Awakens 2006
Shelter From The Ash 2007
Luminous Night 2009

Kammerflimmer Kollektief
Hysteria 2001
Cicadidae 2003
Absencen 2005
Jinx 2007
Wilding 2010

The Heliocentrics
Out There 2007
Inspiration Information (with Mulatu Astatke) 2009

My Cat Is An Alien
Landscapes of an Electric City 1999
Different Shades Of Blue 2005
Through the Reflex of the Rain 2005
From the Earth to the Spheres Vol. 1,3,5,6 2004-2006
Cosmic Light of the Third Millennium 2006


 COVER ART

 
Arrington De Dionyso - I See Beyond The Black Sun 2008

 Arrington De Dionyso - Malaikat Dan Singa 2009

 Glen Or Glenda - Le Contrebande De Mouches 2005

 Fly Pan Am - Ceux qui inventent n'ont jamais vécu (?) 2002

 Neptune - Gong Lake 2008

 Open City - Open City 1999

 Open City - L.A. We Revise Your Neglect 2002

 Open City - The Birth Of Cruel 2003

The Skull Defekts - Blood Spirits & Drums Are Singing 2007

 The Skull Defekts - Peer Amid 2011

 The Skull Defekts - The Temple 2009

 The Skull DefektsSkulls CM von Hausswolff & The Sons of God Descending the Silver River of the DFX 2010

 Kemialliset Ystävät - Kemialliset Ystävät 2007

 Kemialliset Ystävät - Alkuhärkä 2004

 Sylvester Anfang II - Sylvester Anfang II 2009

 Six Organs Of Admittance - The Sun Awakens 2006

Six Organs Of Admittance - Luminous Night 2009

 Kammerflimmer Kollektief - Cicadidae 2003

 
 Kammerflimmer Kollektief - Absencen 2005

 The Heliocentrics - Out There 2007

 My Cat Is An Alien - Different Shades Of Blue 2005

 My Cat Is An Alien - Cosmic Light of the Third Millennium 2006

My Cat Is An Alien - From The Earth To The Spheres vol.3 2005