Quello della chitarra folk solista è un'arte sublime e raffinata che in pochi, nel corso della storia della popular music,
sono riusciti ad esplorarne le infinite possibilità espressive e le più
misteriose sfumature. Quando si parla di una personalità come Robbie
Basho bisognerebbe trattenere il respiro, evitare di voler riferire
qualcosa di significativo sulla sua opera, quasi come se fosse possibile
coglierne l'intero significato. L'arte di Basho è innanzitutto priva di
significati certi e codificabili, poichè talmente profondi da relegare
al solo ascolto la possibilità di approdare nel mondo nascosto di intime
impressioni individuali. La sua musica è dunque di natura organica nel
senso che non rispetta forme prestabilite ma s'insinua nel flusso
cosmico e dinamico delle cose. Breve ma essenziale risulta essere la
piccola biografia di Basho inserita nell'Enciclopedia Rock anni'60
curata da Riccardo Bertoncelli ed edita per Arcana nel 1998 :
"Personaggio unico nel panorama musicale degli ultimi anni, Robbie Basho
è uno dei maggiori virtuosi di chitarra acustica e autore di
composizioni che riflettano singolari interessi filosofici e spirituali.
Robert Robinson (n. 1941- m. 1986, USA) si fa notare nei circuiti folk
di Berkeley intorno alla metà dei '60, con uno stile composito in cui
elementi di blues, folk e cajun si incrociano con raga indiani,
flamenco, musica giapponese, cinese e classica europea. Non vi sono
notizie precise su come e quando l'artista abbia maturato una cultura
tanto varia; curioso e inspiegabile appare anche lo stile vocale,
enfatico e tenorile, che sfrutta doti naturali non comuni. Quando
Robinson, incoraggiato da John Fahey, nell'estate 1965 inizia a
registrare per la Takoma, si fa già chiamare Basho, pare in onore di un
antico poeta giapponese. The Seal Of The Blue Lotus e The Grail And The Lotus sono dischi esclusivamente strumentali, caratterizzati da lunghi brani e improvvisazioni di furibonda creatività; Basho Sings,
frutto dei primi giorni d'incisione ma pubblicato solo nel 1967, è
invece una raccolta di canzoni in forma di musica popolare. La
maturazione di Basho è evidente con il successivo lavoro pubblicato in
due volumi, Falconer's Arm vol. 1 e 2;
è quasi musica sinfonica per chitarra, con sapienti inserti vocali.
Dopo due anni di silenzio, Basho all'inizio dei '70 crea i suoi
capolavori, Venus In Cancer e Song Of The Stallion,
opere di grande poesia sorrette da una tecnica abbagliante. Poi passa
alla Vanguard per due album che denetono una certa involuzione; The Voice Of The Eagle, prevalentemente cantato, è una celebrazione degli indiani d'America (argomento ripreso poi in Rainbow Thunder Songs Of The American West), mentre Zarthus
vede l'artista cimentarsi al piano per tutta la seconda facciata. A
quel punto Basho sparisce per quasi quattro anni, probabilmente
impiegati a girovagare (si dice in Tibet) ampliando le proprie
conoscenze. Solo nel 1978 ritorna ai dischi, grazie alla Windham Hill di
William Ackerman; frutto della rentrée è Visions Of The Country,
il lavoro migliore dell'ultimo periodo. Negli anni seguenti Basho
continua a produrre buona musica su album e cassette senza curarsi di
mode e tendenze commerciali, nonostante la non facile situazione
finanziaria. Muore di cancro nel marzo 1986."
A queste informazioni
potremmo aggiungere dicendo che l'interesse dei raga indiani venne a
Basho dall'incontro con la musica di Ravi Shankar e di Ali Akbar Khan,
mentre il poeta giapponese a cui si fa riferimento dovrebbe essere
identificato in Matsuo Basho, vissuto tra il 1644 e 1694 e considerato
tra i massimi maestri della poesia haiku.
Di
certo Basho, insieme al citato amico John Fahey, "è il musicista folk
che più consciamente ha saputo astrarre e universalizzare lo spirito
trascendente dei raga, trasferirlo nell'infinito delle grandi praterie e
delle verdi colline americane, sposarlo al respiro della natura vergine
e selvaggia (The History of Rock Music by Piero Scaruffi)".
DISCOGRAFIA
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The Seal Of The Blue Lotus 1965
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The Grail And The Lotus 1966 |
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Basho Sings! 1967 |
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The Falconer's Arm Vol. 1 1967
The Falconer's Arm Vol.2 1967 |
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Venus In Cancer 1970 |
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Song Of The Stallion 1971 |
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Zarthus 1974 |
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The Voice Of The Eagle 1972 |
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Visions Of The Country 1978 |
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Visions Of The Country 1978 |
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Twilight Peaks 1985 |
(a cura di Andrea Maria Simoniello)
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