
Originario della Tuscia, ma residente da diversi anni
in Bretagna, l'arpista Andrea Seki è ormai considerato l'erede della
tradizione bardica più sperimentale degli alfieri Alan Stivell, Myrdhin e
altri grandi arpisti europei.
Il percorso artistico ed umano del
musicista viterbese si colloca nell'ambito di una poetica di folk
immaginario e visionario che apre alla
possibilità di una ricerca sonora in continua espansione, le cui
variopinte sfumature oscillano tra un sentito sguardo verso la
tradizioni del passato e un costante anelito verso i linguaggi di un
nuovo archetipo futuro. La musica di Seki si presenta sin dall'inizio
misteriosa, sprigionatrice di messaggi segreti e magici, collocandosi
nella volontà di un serrato dialogo tra tepore nordico e mistica
orientale. I numerosi viaggi in India e il percorso lungo le rotte
celtiche danno vita nel 1998 al progetto musicale "Elfic Circle",
concepito come un collettivo aperto di musicisti di diversa formazione
musicale, secondo un'energia operativa che negli anni Settanta era già
stata tipica di collettivi come i tedeschi Popol Vuh ed Embryo in
Germania o gli Aktuala in Italia.
Andrea Seki e Catherine Dreau
presentano in anteprima a Folk Bottom il nuovo album "Bardik Springs", un lavoro mixato a Londra da Martin
“Youth” Glover, storico componente dei Killing Joke nonché produttore
dell'ultimo “The Endless River” dei Pink Floyd.
E' il punto d'approdo di due anni di ricerhce in cui il duo
ha sviluppato un sound unico e molto originale tra le sonorità dell'Arpa
celtica fx, trattata con suoni moderni e d'avanguardia creati
dall'arpista compositore e i vibrafoni frequenziali dell'artista bretone
Catherine Dreau ( i tubalofoni : vibrafoni di nuova concezione basati
su scale modali dalla tradizione musicale Dravidica del sud India).
Il sound rimane quello dell'incontro poetico tra occidente e oriente,
cultura vedica e celtica, un autentico viaggio nell'immaginario Bardico,
che dalla Bretagna e l'Oceano Atlantico arriva alle sorgenti della
cultura indo-europea, attraverso il Karnataka per arrivare in Kashmir.
L'elevato contenuto artistico di natura "new celtic -progressive folk", si esprime tra
nuove composizioni di forte impatto atmosferico con brani ancestrali e
cosmici dalle notevoli implicazioni psichedeliche, sempre all'interno di
un percorso sonoro legato alle tradizioni celtiche e indo-europee, e a
nuove sonorità che guardano il futuro. Dunque un reale viaggio tra
visioni ed evocazioni , sonorità legate al mondo "Magico" e mitico della
tradizione Bardica contemporanea della quale Seki è da anni esponente,
accompagnato dalle sonorita liquido-ipnotiche e raffinate dei vibrafoni
della Dreau e da altri importanti esponenti della scena folk d'avanguardia europea.
(a cura di Andrea Maria Simoniello)
Folk Bottom
Domenica 12 Ottobre 2015