giovedì 24 ottobre 2013

Andergraun Vibrations/ Spanish Hard Psych & Beyond 1970-1975


 Il 1 aprile del 1939 terminava ufficialmente la Guerra Civile Spagnola, dopo che l'estrema difesa delle forze repubblicane capitolò in maniera definitiva con la resa di Valencia. Sarebbe iniziata per il popolo spagnolo la difficile fase storica della dittatura, terminata solo nel 1975 con la morte dello stesso gerarca Franco. Durante la Seconda Guerra Mondiale la Spagna alternò la completa non-belligeranza e una quasi totale neutralità all'aiuto militare nei confronti dell'Asse, in particolar modo sostenendo la causa tedesca a partire dal 1943, quando già si iniziò a percepire che le operazioni belliche stavano volgendo a favore degli Alleati. A ostilità concluse, proprio in virtù di questa partecipazione in "sordina", affianco però della sconfitta Germania, la Spagna si vide imposta dalle nazioni vincitrici un "isolamento" di portata internazionale, che si realizzò concretamente attraverso l'istituzione di un severo "embargo" e l'esclusione dalle Nazioni Unite (Onu). L'isolamento spagnolo terminò nel 1953, quando le crescenti tensioni della Guerra Fredda costrinsero il governo statunitense a cercare nuovi appoggi in Europa, trovando nell' anti-comunismo di Franco un prezioso e ideale alleato. Questo nuovo sodalizio diplomatico comportò diversi accordi di natura economica e nello stesso anno furono firmati anche diversi trattati che permettevano l'apertura di basi militari statunitensi in Spagna, nell'ottica della delicata strategia anti-sovietica. Tra queste, le più importanti furono la Rota Naval Station inaugurata proprio nel 1953 a Cadiz, e l'Air Base a Zaragoza, che sarebbe stata attiva dall'anno successivo. Gli aiuti economici degli Usa consentirono alla Spagna di raggiungere un incredibile sviluppo, noto storicamente come "miracolo Spagnolo"(el desarrollo), ma sul piano strettamente culturale però il "franchismo" significò comunque (e sempre) fare i conti con un clima di ostile "chiusura" verso l'esterno, che si radicalizzò in una rigida censura verso le più disparate attività politiche, sociali,artistiche, musicali, cinematografiche etc...soggette a intransigenti controlli e spesso completamente vietate. Dunque, quando alla fine degli anni Sessanta esplose il movimento psichedelico tanto in America che in Europa, la Spagna non si trovava di certo nelle condizioni favorevoli per sviluppare, in campo musicale, tutto un coacerbo di idee e innovazioni che interessarono invece, e specialmente, gli Stati Uniti, la Gran Bretagna e la Germania.


Sarebbe stato impossibile per la Spagna, sotto quel particolare "clima", il concepimento di qualcosa che anche da lontano avrebbe potuto dialogare con le pioneristiche sonorità della West Coast, del kraut-rock teutonico o della psichedelia inglese, ovvero i paralleli "elettro-acustici" più suggestivi e originali della contro-cultura mondiale. Tuttavia, se in Brasile, nonostante un regime dittatoriale, fu addirittura possibile qualcosa di decisamente "altro" con il movimento culturale del Tropicalismo, in Spagna non ci furono radicali e significative "religioni per la mente", ma di certo, al di là della repressione franchista, arrivò anche lì un po' di quel vento di cambiamento, che Eric Burdon celebrò nella mitica Winds Of Change del 1967. Proprio all'interno di quella "vergognosa presenza americana" sul territorio spagnolo, ovvero l'operosità delle basi militari, è da ricercare (come alcuni documentari hanno ben evidenziato) un possibile motore di scambio culturale, l'apertura di qualche spiraglio per le novità d'oltreoceano. Basterebbe un minimo sforzo per immaginare la spontaneità della scena attraverso la quale un militare americano (o di altro paese europeo), proponendo, durante i momenti di congedo, un disco di Jimi Hendrix, dei Velvet Underground, degli Stones o di qualche gruppo garage, a qualcuno della popolazione locale, semina il germe di un nuovo verbo in un terreno vergine, ma pronto ad essere fertilizzato. Lo stesso ragionamento andrebbe fatto per quanto riguarda le nuove mode e stili dell'abbigliamento, anch'essi pronti a diffondersi lentamennte, come anche le nuove letterature beat (Ginsberg, Burroughs, Kerouac) o "lisergiche" (Huxkley e Leary), che iniziano, di "nascosto", a smuovere un sempre più feroce passatismo culturale. Solo così capiremmo come anche la Spagna franchista, dopotutto, fu leggermente scossa dalla rivoluzione culturale psichedelica. L'antologia Andergraun Vibrations: Spanish Hard Psych And Beyond 1970/1975 edita nel 2005 su vinile dalla Hundergrum Records (e ampliata nel 2007 su cd con riferimento fino al 1978) rappresenta la principale testimonianza di quel "ribelle" fervore creativo, un prezioso documento che ci restituisce il fascino di quella nuova brezza musicale che spirava in terra iberica, che probabimente trovò maggior campo aperto in Andalucia, che aveva già consacrato il flamenco di Camaron e Paco De Lucia, e nell'incanto "cristallino" di Ibiza, anche se alcune delle formazioni inserite provenivano da Barcelona, Madrid o Valencia, e molte di esse si eprimevano in spagnolo o catalano, tanto per veicolare il loro messaggio in patria quanto per affermare una propria dignità artistica.Nella raccolta spicca su tutto il volo della jam elettrica Ad Lib (parte 2) degli Ibiza Sound, che appare anche nell'omonimo 45giri del 1971, l'unica pubblicazione dell'epoca della band, come anche il brano No Hay Tiempo Para Perder degli Skorpis del 1973 (in entrambi i brani si distigue un pregievole flauto). Ibiza fu un centro importante della cultura hippies europea, e non ha caso fu lo scenario ideale per la pellicola More di Barbet Schroeder del 1968, uno dei massimi capolavori del cinema underground dell'epoca, magistralmente musicato dai Pink Floyd. Orientativamente le vibrazioni "andergraun" spagnole si rifanno maggiormente ad un duro hard-prog psichedelico di stampo americano, con interessanti divagazioni verso il rhythm and blues o il garage, con soluzioni non sempre eccezionali ma godibili. I modelli principali sembrano essere formazioni come Steppenwolf, Jefferson Airplane, Iron Butterfly, H.P Lovecraft, Spirit, Animals, Blues Magoos o Tean Years After, senza tralasciare chiari accenti hendrixiani. Ma al di là dei singoli contenuti e di qualsiasi giudizio qualitativo, ciò che va elogiato del sound di queste oscure formazioni, dovrebbe essere piuttosto lo spirito, l'anelito verso il cambiamento; psicologico, culturale, sociale e per "transitività", politico e storico. Lo dimostra l'emblematica scritta del retro copertina "Necesito Expansionarme...No Concibo Vivir Asi" e l'"indole giocosa" di alcuni inserti vocali posti a fine o inizio brano... uno recita "mama... no te das cuenta, si te dejan sola, te pones a hacer psicodelia"...e un altro: "esta es una nacionalización psicodélica muñeca...".
Ma l'attesa per un "nuovo vivere" sarebbe stata più lunga nonostante molteplici grida di speranza...
Il 20 Novembre del 1975 Franco morì e la Spagna si preparava finalmente a voltar pagina... Il disco Nuevo Dia del duo flamenco Lole Y Manuel di quell'anno salutava simbolicamente l'avvento di una nuova stagione culturale...nella quale il popolo spagnolo avrebbe conosciuto meglio ciò che in altri luoghi del mondo era già stato conosciuto e metabolizzato...e questo attraverso la sua particolare anima... una fermezza di calore umano e gioiosità i cui influssi positivi sono tutt'oggi percepibili.


 (a cura di Andrea Maria Simoniello)



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